Essere la wedding planner per il matrimonio di Enzo e Maria è stata un’esperienza molto stimolante e ricca di spunti di riflessione.
Partecipare all’evento più importante per una coppia di giovani testimoni di Geova mi ha portato a conoscere una religione molto diversa da quella cristiana ma ricca di simboli e tradizioni.
Enzo e Maria si sono conosciuti un anno fa, da subito innamoratisi l’uno dell’altro hanno deciso di formalizzare il loro vincolo e celebrarlo a Pestum, al Savoy. Maria ama profondamente i fiori, per questo ha deciso di farne il tema principale del suo giorno più speciale. Ogni elemento del matrimonio è stato realizzato per celebrare il frutto più delicato della natura: orchidee, ortensie, gypsophila e phalaenopis sono stati i protagonisti della giornata. Il bianco, il colore della purezza ha caratterizzato l’abito e tutti gli allestimenti. Ogni tavolo è stato chiamato con il nome di un fiore, come quello del tavolo degli sposi, dedicato alle orchidee. La cerimonia si è svolta davanti a un pastore che ha celebrato l’unione di Enzo e Maria: gli sposi, secondo la tradizione dei Testimoni di Geova si sono scambiati promesse di eterna fedeltà davanti a tutti gli invitati. Durante il ricevimento lo sposo ha preso la parola dedicando parole d’amore e di ringraziamento alla moglie e agli invitati. Molto interessante la scelta della bomboniera: gli sposi hanno donato una bottiglia di vino a tutti gli ospiti.
Una frase mi ha molto colpito durante il rito e ci tengo a riportare qui: “I due lasceranno suo padre e sua madre e si terranno stretti l’un l’altro perché il matrimonio è una corda a tre capi dove il terzo capo è geova che tiene uniti i due coniugi.” Il senso dell’unione tra due innamorati sta nella sacralità che è propria del vincolo che li unisce. Ai miei due sposi auguro tutto l’amore che ci può essere.
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